Questo affascinante itinerario ad anello conduce sino a Punta Nasone, che con i suoi 1.132 metri è la vetta più alta del Monte Somma.
Nel tratto Iniziale si ripercorre l'antico stradello della via Traversa, che per cima 800 metri è allestito per la fruizione anche da parte di persone non vedenti e disabili motori. Una staccionata con corrimano in corda fiancheggia l'agevole percorso e, grazie ad indicatori a rilievo posti ogni 100 metri, consente di definire le distanze al tatto. Lungo il percorso si incontrano le essenze della macchia a ginestra.
Una bella veduta del Golfo di Napoli rappresenta un piccolo assaggio dei meravigliosi panorami che l'itinerario offre più avanti. Dopo aver superato un tornante a sinistra si entra nel bosco mesofilo di robinia e castagno. Si prosegue sino a raggiungere un quadrivio: il tracciato conduce ad una vasca di raccolta delle acque piovane, dove è posta la meta ravvicinata, mentre l'ascesa al Monte Somma procede sulla destra, attraverso degli scalini.
Il Sentiero diviene piuttosto erto e .state da una fitta vegetazione, tratti chiusi ed ombreggiati di bosco si alternano a tratti aperti di ginestreto; in primavera regna sovrano il giglio rosso, di un intenso color arancio. Si ascendono in successione; i Cognoli di Trocchia (961 m s.l.m.) e di Sant'Anastasia (1086 m s.l.m.) dai quali si possono ammirare da un lato il Golfo di Napoli e la Piana Campana e dall'altro la Riserva Tirone - Alto Vesuvio, il Gran Cono ed i Cognoli di Ottaviano. Su un punto panoramico è posta la meta intermedia.
Riprendendo il cammino, dopo qualche passaggio non facile ed una salita di lapilli, si giunge a Punta Nasone, che sporge a strapiombo sulla sottostante Valle del Gigante, nella quale il fiume di lava è particolarmente Imponente, e con un pizzico d'immaginazione è possibile vederlo scorrere ancora, come faceva nel lontano marzo del 1944. Sulla cima sono presenti piccole baracche per il ristoro, una cappella dedicata alla Madonna ed una grande croce, a cui sono legati antichi riti civili e religiosi, come la Festa della Montagna, in occasione della quale i fedeli ascendono al Monte
Si raccomanda di prestare massima prudenza e attenzione sui sentieri, di verificare sempre le condizioni meteorologiche e di calzare scarpe adeguate.
L’Ente Parco non ha competenze in materia di sicurezza e non è pertanto responsabile di eventuali danni a persone e cose che dovessero verificarsi durante le attività di fruizione del territorio del Parco.
Somma partendo dalla chiesa di Santa Maria delle Grazie a Castello (Somma Vesuviana).
Il cammino prosegue poi in rapida discesa, accompagnato dalla visione di alcuni splendidi castagni centenari, abbarbicati agli spuntoni lavici. Raggiunto uno slargo con una piccola edicola votiva e delle baracche, il sentiero curva a sinistra e dopo pochi metri incrocia sulla destra la stradina che discende fino a Santa Maria di Castello.
Dallo slargo si diparte, inoltre, uno stretto tracciato che costeggia il bosco sino ad immettersi sul percorso che risale ai Cognoli di Ottaviano, fungendo pertanto da connessione tra i sentieri n. 3 e n. 2. L'ultimo tratto dell'itinerario taglia quasi in piano tutto il versante settentrionale del Somma ed attraversa boschi rigogliosi, interessati da innovative opere di ingegneria naturalistica, come il “ponte del sambuco”, un ponticello in legno oltrepassato il quale si osserva il sambuco nero. Dominano il castagno e la robinia, oltre ad alcuni esemplari di roverella, acero, ontano napoletano, carpino nero e leccio, che sta lentamente ricolonizzando le zone più aperte.
Percorso a ritroso tutto il fianco del Somma ed oltrepassati i Cognoli di Giacca (703 m s.l.m.), si raggiunge nuovamente il quadrivio iniziale, dal quale si fa ritorno al cancello d'ingresso, dove è posta la meta d'itinerario.
Visita gli altri sentieri
La rete sentieristica è in fase di complessiva riqualificazione e manutenzione; alcuni sentieri potrebbero non essere dotati di cartellonistica e segnaletica. Contattare l’Ente Parco per ulteriori informazioni.
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Sentiero N. 2 - Gli scenari del Somma-Vesuvio più suggestivi e selvaggi.
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Sentiero N. 3 - Affascinante itinerario ad anello che conduce sino a Punta Nasone, la vetta più alta del Monte.
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