L’Ente Parco Nazionale del Vesuvio, in collaborazione con l’ASOIM odv, prosegue l’attività di monitoraggio della coppia di Falco pellegrino nidificante nel cratere.
Obiettivi
Gli obiettivi della conduzione sistematica della Stazione di Monitoraggio da remoto del sito di nidificazione di Falco pellegrino presente nel cratere del Vesuvio sono:
- garantire il controllo da remoto delle immagini registrate dalle videocamere;
- effettuare il monitoraggio in campo dei siti utilizzati dalla coppia;
- provvedere all’analisi delle immagini e l’elaborazione dei risultati, al fine di approfondirne la biologia riproduttiva e la dieta, compatibilmente con il grado di risoluzione delle immagini;
- sensibilizzare l’opinione pubblica sulle tematiche relative alla biodiversità, implementando con immagini e testi la pagina dedicata alla Stazione sul sito istituzionale dell’Ente Parco;
il tutto in funzione dell’implementazione del Piano di Monitoraggio della ZPS IT8030037 “Vesuvio e Monte Somma” e dell’attivazione delle misure necessarie alla conservazione della coppia.
Metodologia
Le postazioni delle telecamere, una diretta sul nido ed una di contesto, sono state individuate in base a peculiari esigenze logistiche e alla necessità di determinare il minore disturbo possibile sulla specie; sorgono a oltre 300 m e 450 m dal nido. Il monitoraggio, che è integrato anche con uscite di campo, viene effettuato da remoto, attraverso il controllo regolare delle immagini live o delle registrazioni nel periodo febbraio-luglio.
Il Falco Pellegrino
Il Falco Pellegrino (Falco peregrinus), predatore all’apice delle catene alimentari, è diffuso con diverse sottospecie in tutto il mondo. In Italia meridionale nidifica la sottospecie brookei.
I falchi pellegrini hanno un forte attaccamento al sito di nidificazione e formano legami di coppia monogami, che spesso durano tutta la vita. È il maschio che sceglie il luogo ove dovranno essere deposte le uova e lo difende attivamente contro eventuali rivali.
Il nido è generalmente posto all’interno di nicchie e cavità su pareti rocciose, o più raramente in edifici. Sul Vesuvio sceglie cavità e fessure rocciose del cratere, poste a circa 1.140 m s.l.m., e vi depone generalmente nella seconda metà di marzo.
Entrambi i genitori si prendono cura dei pulcini e dopo l’involo, che avviene a circa 35-42 giorni, insegnano ai giovani le tecniche di caccia, fra volteggi e acrobazie. È in questa fase che i pellegrini del cratere si fanno vedere più facilmente anche lungo il sentiero turistico, donando grandi emozioni ai visitatori.
Una volta diventati completamente indipendenti, a circa 4 settimane dall’involo, i giovani abbandonano il sito riproduttivo per andare alla ricerca di nuovi territori.
Falco peregrinus