Una minaccia insidiosa si è abbattuta sui paesi vesuviani: la mosca orientale. Questo insetto, giunto probabilmente tramite un aeroplano o nella frutta importata, ha trovato un habitat favorevole grazie ai cambiamenti climatici in corso.


Sebbene la mosca non rappresenti una minaccia per la salute umana, la sua presenza sta creando seri danni alle colture locali. Lo scorso anno, sono stati segnalati oltre 100 casi di attacchi. I paesi coinvolti includono Palma Campania, San Gennaro Vesuviano, Liveri, Domicella, Carbonara di Nola e Nola.

Questo fenomeno deve essere monitorato attentamente, poiché minaccia la produzione locale di frutta e ortaggi, causando il marciume delle colture e danneggiando l'economia agricola locale. Attualmente, a causa della presenza della mosca orientale, la frutta prodotta in queste zone non può essere commercializzata.

Tuttavia, gli agricoltori e i produttori possono ottenere la movimentazione e la vendita contattando il servizio Fitosanitario della Campania. A condizione che si impegnino a trattare le loro colture e accettino il monitoraggio da parte di esperti, il loro terreno può essere considerato un "sito indenne".

Il Parco Nazionale del Vesuvio, ha deciso di concentrare la propria attenzione su questo problema al fine di sensibilizzare i produttori locali sull'importanza di aderire al protocollo di controllo e prevenzione della mosca orientale. Solo attraverso la cooperazione e la sensibilizzazione potremo affrontare efficacemente questa minaccia e proteggere le preziose colture della regione vesuviana.

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