Sabato 13 novembre 2021 alle ore 11.30 presso la sede del Parco Nazionale del Vesuvio, Castello Mediceo – Ottaviano (Napoli), è stata inaugurata l'opera dell'artista Marco Adinolfi.

L’opera di Marco Adinolfi donata all’Ente è stata istallata all’interno dell’aula del consiglio Direttivo dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio.

All’inaugurazione hanno presenzieato oltre all’artista, i vertici istituzionali dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio e saranno invitate i rappresentati delle istituzioni territoriali.

L’opera, donata al Parco Nazionale del Vesuvio, è un’installazione scultorea liberamente ispirata al testo omonimo di George Kubler, nel quale il famoso storico dell’arte e teorico dell’estetica formulò la nozione di “storia dell’arte come storia delle cose” comprendendo nel concetto di arte non solo tutte le cose belle, poetiche e non utili del mondo, ma anche tutti i manufatti umani in generale.

La scultura evoca la natura simulandone alcuni elementi come la corteccia degli alberi e la roccia ma “non nega” la mano dell’uomo nella geometria della forma simile a un grande metronomo stilizzato e rovesciato su un fianco, in cui l’asta che nello strumento si muove ritmicamente, è sostituita da una “linea ricurva svettante” con all’apice una piccola testa.

Marco Adinolfi è un artista visivo multidisciplinare, nato a Napoli dove vive e lavora. Le sue opere sono state esposte in tutta Italia. Da molti anni lavora sul concetto di “Identità e appartenenza” e, attraverso il ciclo “MonoLogo” (inaugurato nel 2011 alla Pica Gallery di Napoli con grande successo di pubblico e di critica), racconta le contraddizioni della sua terra, la Campania, tra “realtà e luogo comune”.

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